Figure della pedofilia nella narrativa italiana contemporanea

La tesi analizza le modalità con cui la narrativa italiana contemporanea ha rappresentato storie di pedofilia e abuso sessuale su minori. Dopo aver contestualizzato storicamente l'argomento e aver ripercorso le principali forme utilizzate dalla narrativa del Novecento per affrontare questo tema (Pirandello, Moravia, Malaparte, Pasolini, Sapienza, Volponi e altri), la ricerca si concentra sulla produzione italiana a partire dagli anni Novanta. E' da questo decennio, infatti, che il discorso pubblico sulla pedofilia acquista le coordinate che conosciamo e che si sviluppa una consistente produzione letteraria sull'argomento. Lavorando su autori quali Ferrante, Siti, Lagioia, Mozzi e altri, la tesi intende da una parte evidenziare le implicazioni che si deducono delle caratteristiche formali dei testi (elementi narratologici, generi letterari impiegati...), dall'altra analizzare il modo in cui il tema è stato approfondito e surdeterminato oppure schiacciato sul fatto di cronaca e l'eco scandalistica.

Attraverso questo studio si intende riflettere sul modo in cui la narrativa contemporanea italiana ha affrontato un argomento estremo, oscillando tra posizioni in linea con il discorso pubblico e altre più aperte e problematiche, quando non apertamente immoraliste. Lo sfondo critico in cui si inserisce e con cui si confronta la tesi è quello della diffusione di un orizzonte vittimario e della richiesta che la letteratura contribuisca al benessere comune in una prospettiva di impegno civile.